Dopo aver investito un minorenne in monopattino si era allontanato senza prestare soccorso. Dall’inizio dell’anno, grazie alle indagini degli agenti modenesi, è stato identificato il 75% dei responsabili di fughe dopo incidenti.
MODENA – A dare l’allarme era stato un passante, testimone diretto dell’incidente, accaduto nel primo pomeriggio del 14 ottobre all’incrocio tra via Naviglio e via dei Dragatori, in cui un autocarro aveva investito un monopattino. Dopo lo scontro il conducente del furgone si era allontanato rapidamente dal luogo dell’incidente, senza fermarsi a prestare aiuto al ragazzo minorenne investito, che aveva riportato gravi lesioni. Partendo dalla descrizione fornita dal testimone, gli agenti della polizia locale di Modena intervenuti sul posto per i rilievi hanno avviato un’approfondita attività investigativa. Incrociando orari e percorsi con quelli registrati dal sistema di videosorveglianza cittadino e dalle telecamere private di alcune attività commerciali della zona, gli operatori sono riusciti ad isolare alcuni fotogrammi del veicolo fuggitivo ed a riconoscere la targa. Il conducente, un trentenne residente fuori Modena, è stato denunciato all’Autorità giudiziaria. Dall’inizio dell’anno, grazie alle indagini della polizia locale, è stato identificato il 75% dei responsabili di fughe dopo incidenti: in pratica, su 90 sinistri provocati da pirati della strada, 66 di questi sono stati individuati o si è comunque risaliti al proprietario del mezzo, garantendo l’applicazione delle sanzioni ed il risarcimento dei danni. Per questo, la Polizia Locale ricorda che la fuga dopo un incidente è un comportamento gravemente illecito e, soprattutto, scappare non serve ad evitare le responsabilità, ma le aggrava.