Un anno presso un centro antiviolenza romano. E’ questa la decisione presa oggi dal tribunale di Roma per il professore modenese, dopo la conferma del patteggiamento a undici mesi e dieci giorni nel processo per le accuse di violenza sessuale avanzate da una paziente.
ROMA – Dovrà presentarsi due volte a settimana, per quasi un anno, presso il centro CIPM Lazio Aps, un’associazione per la prevenzione ed il trattamento della violenza. È arrivata, nell’aula della prima sezione penale del tribunale di Roma, la decisione sulla struttura in cui Luca Richeldi dovrà svolgere un percorso terapeutico obbligatorio a seguito della conferma del patteggiamento a undici mesi e dieci giorni. La condanna, per il primario di pneumologia del Policlinico Gemelli accusato di aver molestato una paziente al termine di una visita nel 2022, resta sospesa, ma subordinata all’esito positivo del percorso terapeutico. Da gennaio il professore modenese dovrà presentarsi due volte a settimana presso il centro romano specializzato nella prevenzione e nel trattamento della violenza interpersonale, degli abusi sessuali e dei comportamenti connessi alla pedopornografia online. Solo all’esito positivo di tale percorso di assistenza psicologica previsto dalla legge la pena sarà sospesa. Presente in aula anche questa volta, la donna che nel 2022 denunciò il professore affermando di essere stata vittima di abusi sessuali al termine di una visita. “Spero che questo percorso – ha detto – lo porti ad avere consapevolezza rispetto a quello che ha fatto”. La difesa di Richeldi ha chiesto il divieto di pubblicazione degli atti del processo, compresa la sentenza, richiesta che il tribunale ha accolto, nonostante l’opposizione dei legali di parte civil