Dure critiche alla manovra anche dal presidente della Regione Emilia Romagna, che questa mattina ha presentato il bilancio di previsione 2026 sottolineando l’assenza totale di risorse per lo stimolo alle imprese. E sulla sanità rilancia: l’Emilia-Romagna ha fatto la sua parte, ora tocca a Roma
BOLOGNA – Risorse extra per sanità e sostegno alle imprese, ma anche per i dossier rimasti appesi al cambio di Governo: il passante autostradale bolognese in primis, con la possibile sponda trasversale del leghista Alan Fabbri, sindaco di Ferrara; anche Modena spera di leggere tra le righe del bilancio regionale 2026 le risorse per le proprie opere viarie, ma la priorità – spiega il presidente Michele De Pascale – è stimolare il sistema economico facendo, almeno in parte, le veci di una manovra economica definita deludente. Discorso analogo quello sulla sanità, la questione più complessa dal punto di vista del bilancio presente e futuro. La prima voce di spesa e la prima di sottofinanziamento, ribadisce De Pascale, che insiste: l’Emilia-Romagna, la sua parte, l’ha fatta. Ora tocca a Roma. L’ultima stoccata a margine della presentazione del bilancio riguarda il taglio di circa un terzo dei comuni montani: l’Appennino accuserà il colpo, insiste De Pascale, chiedendo a Calderoli e al Governo un passo indietro.