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Fondi ad Hamas, arrestato a Sassuolo referente per il nord est. VIDEO

Una grossa operazione di Guardia di Finanza e Polizia di Stato ha permesso di arrestate nove persone. Tra gli indagati anche un 52enne residente nel comune modenese. Aveva acquistato all’asta oltre 40 immobili

SASSUOLO (Modena) – C’è anche un 52enne residente a Sassuolo nella rete di fiancheggiatori e finanziatori di Hamas in Italia, rete colpita dalla Direzione nazionale antiterrorismo, in un’operazione coordinata insieme alla Procura di Genova, città da dove aveva sede il cuore dell’organizzazione. La procura lo ritiene il referente per il nord est di un’associazione benefica che raccoglieva in realtà fondi per il movimento terroristico palestinese. Si chiama Abu Rawwa Adel Ibrahim Salameh, marocchino, considerato il referente per la raccolta delle donazioni nelle regioni del nord est predicatore, found raiser e proprietario di immobili per oltre 4 milioni di euro. C’è anche lui, dipendente di un’associazione benefica di solidarietà con il popolo palestinese, Abspp, tra i nove destinatari della misura cautelare emessa dal Gip di Genova. Polizia e Guardia di Finanza hanno arrestato complessivamente 9 persone nell’operazione ribattezzata Domino. Avrebbero finanziato Hamas per sette milioni di euro. Le indagini sono state sviluppate a partire da segnalazioni di operazioni finanziarie sospette e in collaborazione con autorità dei Paesi Bassi e di altri Paesi europei, col supporto anche delle autorità israeliane. La UIF, l’Unità di informazione finanziaria aveva già messo gli occhi sul 52enne residente a Sassuolo, dal momento che l’uomo aveva acquistato all’asta, in un lasso temporale ristretto, oltre quaranta immobili senza accedere ad alcuna forma di finanziamento. In diverse occasioni, spiegano gli inquirenti, sarebbero state consegnate grosse somme di denaro nella filiale milanese dell’associazione in questione e proprio lì Abu Rawwa ha consegnato ad altre due persone nel febbraio del 2024 uno zaino con dentro 180 mila euro, proventi di varie raccolte fondi. Il 52enne è stato arrestato nella sua abitazione di Sassuolo, si tratta di una persona conosciuta nel comune modenese e molto integrata nel tessuto della comunità sassolese. Il finanziamento avveniva con bonifici bancari, conti correnti postali e operazioni di triangolazione anche per tramite di associazioni con sede all’estero. Nel corso delle perquisizioni, effettuate anche a Sassuolo, sono stati sequestrati oltre 200mila euro in contanti, la maggior parte presso la sede dell’associazione La Cupola d’Oro a Milano. Con un post sulle pagine social ha commentato la notizia anche il sindaco di Sassuolo Matteo Mesini che ha ringraziato i prezioso lavoro di Polizia di Stato e Giardia di Finanza

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