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Gli scultori di automobili leggendarie che hanno fatto la storia della Ferrari. In piazza sono state esposte, per la prima volta, quindici scocche delle auto fra le più iconiche della storia dell’automobilismo.

FIORANO (Modena) – Modena terra di Motori e una volta anche terra di artigiani, o si potrebbe dire scultori, dell’automobile. In occasione dell’Italian Motor Week a Fiorano sono stati celebrati i maestri battilastra modenesi gli artigiani che con il solo ausilio di un martello e di un sacco di sabbia hanno dato forma a veri e propri capolavori a quattro ruote, capaci di trasformare il metallo in sogno.
Per la prima volta in una piazza sono state esposte quindici scocche delle auto più iconiche (e costose) della storia dell’automobilismo degli anni ‘50 e ‘60: dalla Ferrari GTO alla Testarossa, dalla Spider California alla Ferrari 250 Monza, fino alle leggendarie tre Ferrari P4 che arrivarono vittoriose in parata a Daytona nel 1967.
Quindici ‘sculture’ in alluminio e ferro, forgiate a mano e raccolte nella collezione di culto ModenArt, che racconta l’eleganza senza tempo e la potenza sportiva dei modelli che hanno reso grande il mito Ferrari nel mondo. Non semplici manufatti, ma di opere d’arte che testimoniano la straordinaria maestria di un mestiere unico.
In piazza Ciro Menotti a Fiorano è andato in scena anche un incontro con tanti ospiti fra cui il nostro direttore Ettore Tazzioli e i protagonisti di quell’epoca persone che con la loro arte hanno reso Modena terra d’eccellenza.

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