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Boccassuolo: la frana si sposta, minacciate le case dei residenti

Il fronte franoso, avanzando senza sosta, ha deviato verso il fiume Dragone, in direzione delle prime case abitate. Tecnici ed esperti al lavoro in una corsa contro il tempo per ridurre il più possibile i danni.

PALAGANO (Modena) – Continua ad avanzare senza sosta la frana di Boccassuolo, che ora è a soli 250 metri dalle prime abitazioni. Si tratta di seconde case, dunque in questo momento vuote, i cui proprietari sono già stati avvisati: è stato chiesto loro di liberarle dagli affetti più cari, nel caso dovesse accadere il peggio. Intanto però, la colata di fango e detriti ha provocato nuovi tagli nei campi a fianco ed ha preso una nuova direzione, spostandosi verso il fiume Dragone e le abitazioni dei residenti. “Se dovesse continuare così – ha detto questa mattina il sindaco di Palagano Fabio Braglia esprimendo tutta la sua preoccupazione – il giorno di Pasqua potrebbe raggiungere le prime case abitate”. A Boccassuolo, intanto, i tecnici di Unimore, con sofisticate strumentazioni e droni ad infrarossi, stanno lavorando proprio a fianco delle case per cercare di rilevare i movimenti del terreno e prevedere, per quanto possibile, l’avanzata del fronte franoso. I mezzi di tecnici e protezione civile stanno continuando invece a cercare di arginare l’acqua che è l’unico modo per provare a tenere ferma la frana o comunque deviarla verso direzioni non pericolose. Una situazione resa ancora più complessa e delicata dalle condizioni meteorologiche instabili e dalla saturazione del terreno. Attualmente, il corpo di frana ha una lunghezza di circa due chilometri e una larghezza variabile tra i 100 e i 300 metri, con una stima preliminare di circa 2 milioni di metri cubi di materiale in movimento. La frana, inoltre, sta scendendo a valle con una velocità stimata tra i 60 e i 70 metri al giorno. Per fare fronte all’emergenza la Regione Emilia Romagna ha inviato sul posto una trentina di tecnici e stanziato 200mila euro

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