Piccoli equilibri di una normalità costruita con qualche sacrificio. Nuove normalità in una città dove ormai sono in pochi a potersi permettere un appartamento in affitto.
MODENA – Sam e Kosai sono tunisini, hanno 36 e 18 anni, e sono parrucchieri. Poi c’è Stefano, 60 anni, bolognese, di professore tornitore. Mijan ha invece 40 anni, è nato in Bangladesh e vive con la moglie. Poi cè Sani, nigeriano, è un ricercatore. Sono in sei e vivono tutti insieme in via Diena, zona viale Gramsci. Una convivenza contro il caro affitto. Insieme infatti riescono a dividere le spese, ognuno ha la sua camera, sala e bagni sono condivisi.
Trovare una casa in affitto in città è ormai un’impresa impossibile.
Secondo le ultime classifiche Modena si colloca infatti al quinto posto assoluto per costo dell’affitto (di una singola), con un prezzo medio di 412 euro al mese. Ecco perché in tanti si adattano, sacrificando un po’ di privacy con l’obiettivo di risparmiare. Quella che abbiamo incontrato è una grande famiglia multietnica, che dopo qualche mese di rodaggio, oggi convive con regole e compiti ben precisi, come ci racconta Stefano, denominato Il Capo
Ad accoglierci c’è Sam, ha appena finito la sua giornata di lavoro in un negozio di parrucchieri dall’altra parte delle città. Arriva con il monopattino, insieme a Kosai, che lavora con lui.
Mijan è l’ultimo arrivato, fino a qualche mese fa viveva a Roma, poi dopo tante ricerche è riuscito a trovare finalmente una camera in affitto. Lavora in un’azienda a pochi chilometri di distanza. Kosai è il più piccolo e si rilassa mentre Sam prepara la cena per tutti e due. Piccoli equilibri di una normalità costruita con qualche sacrificio. Nuove normalità in una città dove ormai sono in pochi a potersi permettere un appartamento in affitto.