Il Comune e la Diocesi di Carpi hanno formalizzato come gestire il Tempio di San Nicolò per la prima volta dal 1872, quando l’amministrazione acquistò l’intero complesso. Uno dei progetti prevede anche spazi abitativi per persone fragili o in difficoltà economiche
CARPI (Modena) – A tre mesi dalla riapertura, dopo gli importanti lavori di restauro architettonico e artistico che hanno restituito il tempio ai fedeli e alla città, il Comune e la Diocesi hanno sottoscritto un Protocollo d’intesa che assegna alla Diocesi la gestione del complesso anche con l’intento condiviso di svolgere, ciascun ente con le proprie caratteristiche e competenze, interventi in ambito sociale per la cura delle persone e delle famiglie che si trovano in condizioni di difficoltà.
A 152 anni dall’acquisto del complesso e a 70 dall’istituzione della parrocchia, per la prima volta la gestione del Tempio viene disciplinata formalmente