La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso dei genitori di un bambino di 2 anni che richiedevano trasfusione da sangue no vax durante l’operazione al cuore del loro piccolo. Una vicenda cominciata nel 2022
MODENA – Richiedevano sangue da persone non vaccinate contro il covid 19 per le trasfusioni durante l’intervento a cui doveva essere sottoposto il figlio di appena 2 anni. Ora la Corte di Cassazione ha respinto il ricorso dei genitori confermando il decreto del giudice tutelare di Modena emesso nel febbraio del 2022. “Una scelta di coscienza religiosa che non può essere imposta al minore’ . Così la suprema corte ha motivato la sua decisione. La coppia residente in un comune della provincia di Modena aveva richiesto espressamente che il loro bambino, affetto da una grave malformazione cardiaca per il quale era stato programmato un intervento con elevata probabilità di trasfusione all’ospedale Sant’Orsola di Bologna ricevesse se necessario sangue da persone non vaccinate contro il covid impegnandosi in pima persona per cercare donatori rispondenti a questi requisiti. L’azienda ospedaliera si era rivolta al Giudice tutelare di Modena chiedendo di autorizzare con urgenza la prestazione del consenso. Il Giudice aveva così nominato il direttore generale curatore del minore. Il provvedimento era stato poi reclamato davanti al Tribunale per i minorenni, che lo aveva respinto. Da qui il ricorso in Cassazione che da ragione al giudice ritenendo che “non vi sarebbe – spiega il dispositivo -alcuna differenza tra il sangue del vaccinati e dei non vaccinati e quindi fosse da evitare al minore il rischio, grande o piccolo, derivante da trasfusioni al di fuori di protocolli”
