La sigla sindacale chiede alle amministrazioni e alle imprese di agire su 3 direttrici: lavoro degno e di qualità, riconversione industriale e giustizia fiscale
MODENA – Il 2024 si chiude, per la nostra provincia con segnali poco rassicuranti, a dirlo è Cgil Modena nel cui bilancio di fine anno spiccano alcuni dati: l’aumento esponenziale del ricorso agli ammortizzatori sociali (+60% rispetto al 2023) e la precarietà del mercato del lavoro, con solo 1 lavoratore su 2 ad avere un contratto a tempo indeterminato, a orario pieno. Poi gli infortuni sul lavoro, Nel 2024 si avvicineranno a quota 13mila (11 quelli mortali).
Secondo elaborazioni eseguite dal sindacato su un campione di 120 aziende del territorio modenese, l’aumento del fatturato che si è registrato nel 2023 ha prodotto esclusivamente l’aumento dei dividendi. Cgil Modena chiede al sistema delle imprese e alle amministrazioni di agire su 3 direttrici: lavoro degno e di qualità, giustizia fiscale e riconversione industriale