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Classifica qualità della vita, Modena perde terreno

In retromarcia anche le metropoli mentre scatta in avanti la Romagna. Il motivo? Le disuguaglianze economiche sempre più forti nei territori ricchi.

MODENA – Il Nordest decolla, il Nordovest regna – Bergamo addirittura prima, all’improvviso, dopo trentaquattro anni senza medaglie nella classifica della qualità della vita stilata dal Sole 24 Ore. Che vede Bologna, tre volte medaglia d’oro e argento nel 2023, scivolare in basso di sette posizioni, in una retromarcia generale tutta da capire che include ogni provincia dell’Emilia: -7 anche per Piacenza, -12 per Reggio, -15 per Parma e -14 per Modena, ventunesima dopo un anno nella top ten. Un declassamento d’area, a quanto sembra, visto oltretutto il contraltare delle province che lambiscono la costa adriatica: Ferrara +9 posizioni, anche se tuttora cinquantunesima; Rimini +9 posizioni, Ravenna +7, Forlì-Cesena addirittura +27, improvvisamente, tredicesima ai piedi della top ten. Quali sono le cause? Forse sono da ricercare nel crollo di un’altra categoria trasversale: le città metropolitane, tutte in calo. Il 2023 sembra essere stato l’anno dell’esplosione delle disuguaglianze nei territori ricchi, una forbice amplissima con ricadute, ad esempio, sull’accesso alla casa. Andando a vedere i singoli indicatori per Modena brilla la quinta posizione nella categoria “ambiente e servizi”, un balzo in avanti propiziato dalla raccolta differenziata e accompagnato dal consolidamento delle attenzioni per la persona. Demografia, cultura e tempo libero sono da parte sinistra, non top ma in alta classifica, affari e lavoro lo scivolone più grosso – 49esimo posto per via soprattutto delle tante partite IVA chiuse negli ultimi dodici mesi, giustizia e sicurezza 66esimo posto: piazzamento mediocre ma, un po’ a sorpresa, in drastico miglioramento soprattutto su furti e rapine. Primo posto assoluto confermato per acquisto di beni durevoli: i modenesi sono i re del risparmio e degli investimenti a lungo termine; nono posto per l’occupazione femminile, settimo per gap di genere nell’occupazione – a Modena lavorano in tanti e soprattutto in tante; netta, per contro, la contrazione demografica, come pure le polveri sottili ancora troppo dense e frequenti.

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