Nell’ 80esimo anniversario, commemorazione dell’eccidio nazi-fascista di Navicello dove, per rappresaglia vennero uccisi 10 partigiani. “Per non dimenticare i martiri per la libertà e che sia un monito per le giovani generazioni, in un momento difficile per gli equilibri democratici” il messaggio delle istituzioni
MODENA – Insieme alle autorità, c’erano i famigliari dei martiri dell’eccidio nazifascista compiuto nel 1945 a Navicello quando per rappresaglia vennero uccisi dieci partigiani, il cui ricordo, anche con gli 80 anni vissuti dopo, è ancora ben presente, come per la sorella di Huber Panza e per i famigliari dei fratelli Pietro e Valentino Gasparini.
In tanti, come ogni anno, hanno voluto essere presenti alla deposizione della corona d’alloro in ricordo dei partigiani tricidati, ma anche del sacrificio di Ivaldo Vaccari, medaglia di bronzo al valor militare, che venne fucilato il 27 marzo del 1945 dopo aver sopportato per giorni le torture dei nazisti senza rivelare l’identità dei compagni.
Anche i giovani sono stati coinvolti come il Consiglio delle ragazze e dei ragazzi dell’Istituto comprensivo “Fratelli Cervi” di Nonantola. Per ricordare affinché non si ripeta è il messaggio delle istituzioni, in un momento delicato per gli equilibri democratici