Rimangono gravi le condizioni del detenuto 25enne che giovedì pomeriggio ha innescato un incendio nella sua cella del carcere di Sant’Anna. Tutti dimessi gli agenti della polizia penitenziaria e un altro detenuto
MODENA – Rimangono gravi le condizioni del detenuto di 25 anni ricoverato al centro grandi ustionati di Parma dopo aver appiccato il fuoco all’interno della sua cella nel carcere di Sant’Anna. Il giovane straniero è in terapia intensiva in prognosi riservata a causa delle estese ustioni e dei gravi sintomi da intossicazione che ha riportato nel rogo. Tutti dimessi invece i 9 agenti della polizia penitenziaria intervenuti per domare le fiamme e l’altro detenuto che ha appiccato l’incendio insieme al 25enne. Erano stati tutti portati al Policlinico per intossicazione dove un agente e il detenuto sono rimasti in osservazione durante la notte. Un’altra giornata di ordinaria follia al carcere di Sant’Anna segnato da una scia di sucidi ed episodi di violenza. Sovraffollamento e un disagio dilagante tra detenuti che sfocia spesso in gravi episodi, 3 i suicidi dall’inizio dell’anno soltanto al Sant’Anna. Secondo il sindacato Sappe la situazione nel carcere modenese è la peggiore tra Emilia Romagna e Marche; un agente ogni 70 detenuti.