Formula 1. Dal secondo giorno di test premondiali in Bahrein arriva subito un messaggio forte: Lewis Hamilton ha firmato il giro più veloce della mattina sfiorando, nonostante freddo e pioggia, il tempo da pole position di Verstappen l’anno scorso. Nel pomeriggio, in pista Leclerc.
SAKHIR (Bahrein) – La premessa necessaria è che siamo solo ai test invernali e dunque i risultati vanno presi con tutte le cautele del caso. Detto ciò, il primo dato che emerge dal secondo giorno di test premondiali in Bahrein è che il feeling tra la Ferrari SF25 e Lewis Hamilton è scattato subito. Dopo una fase di studio e un paio di long run in cui l’inglese ha collezionato più giri in sequenza, eccola la doppia zampata del fuoriclasse: 1.29.676 con le gomme C3, 1.29.379 con le più performanti C4, un tempo – quest’ultimo – che gli avrebbe garantito il secondo posto nelle qualifiche dell’anno scorso sul circuito di Sakhir, a due soli decimi dalla pole di Max Verstappen. Con una differenza sostanziale però: un anno fa il weekend mondiale in Bahrein fu con clima ideale, sole e asfalto asciutto, mentre ora i test si svolgono invece con temperature insolitamente fredde per quelle latitudini (15 gradi) e soprattutto con una pioggerellina leggera ma fastidiosa, che ha reso la pista scivolosa. Motivo per cui i tempi di Hamilton assumono ancora più significato. Il sette volte campione del mondo ha girato con una costanza impressionante, da vero martello come lo avevano ribattezzato da anni al muretto Mercedes, sotto gli occhi entusiasti di John Elkann, presente ai box accanto al team principal Frederic Vasseur. Il pilota inglese ha continuamente abbassato i suoi tempi sul giro ed è stato l’unico a scendere sotto il muro dell’1’30” assieme all’ex compagno in Mercedes George Russell, staccato però di 4 decimi. Un messaggio forte per tutta la concorrenza.