Dalle speranze tradite di Hamilton e della Ferrari, all’andamento contradittorio del Modena, fino alla ricostruzione di Modena Volley e al ritorno in A del Sassuolo: un anno che ha ha registrato più delusioni che gioie per squadre e sportivi modenesi.
MODENA – Il primo ciak sportivo del 2025 ci porta a Fiorano: è il 22 gennaio e le strade attorno al circuito della Ferrari sono invase di tifosi. E’ il giorno del debutto di Lewis Hamilton al volante della Rossa. La scena si ripete, identica, meno di un mese dopo, quando Lewis e Leclerc portano in pista la neonata SF25. Lì, sulla collinetta del cavalcavia che domina il circuito in molti sognano a occhi aperti il titolo mondiale. Ma i più attenti, armati di cronometro, notano in fretta che qualcosa non funziona. E infatti il Mondiale sarà una lunga via crucis. A parte l’acuto di Hamilton, vittoria nella Sprint Race in Cina, la stagione riserva solo delusioni, a tratti addirittura umilianti. Le speranze si spostano già sul 2026 e sul cambio di regolamenti, ma è un film già visto a Maranello, dove un titolo manca dal 2007 per quanto riguarda i piloti e dal 2008 per i costruttori.
In realtà, il digiuno mondiale della Ferrari è stato interrotto grazie ai successi delle 499P, le hypercar di Maranello: doppietta costruttori – piloti, con l’equipaggio ufficiale formato da Alessandro Pier Guidi, James Calado e Antonio Giovinazzi
A riempire d’entusiasmo il circuito di Fiorano ci ha pensato domenica 30 marzo la mezza maratona d’Italia – memorial Enzo Ferrari: da Maranello a Modena, 10mila runners sulle strade della provincia: appuntamento per la seconda edizione al 29 marzo 2026.
Nel calcio, contraddittorio il 2025 del Modena. Apertosi con una sconfitta, 2-0 a Palermo il 12 gennaio, ha avuto nel derby del 1’ maggio contro la Reggiana un momento spartiacque. La sconfitta 3-2 ha sgonfiato ogni velleità di playoff per la squadra di Paolo Mandelli e aperto un finale di stagione pieno di contestazioni. Messaggio recepito dalla società con la rivoluzione estiva: il nuovo ciclo si è aperto con Andrea Sottil in panchina e tanti volti nuovi in campo. Il feeling con la città si è riannodato anche simbolicamente con la presentazione di fine agosto in Sant’Agostino mentre un avvio di stagione da record, col primo posto in classifica dalla 5’ all’11’ giornata, ha sbattuto ancora sul derby con la Reggiana: sconfitta il 28 ottobre e inizio di una flessione che ha fatto scivolare i gialli fuori dalla zona promozione diretta. Il mercato di gennaio e un’inversione di tendenza nei derby (i Gialli nel 2025 li hanno persi tutti) sono le priorità per centrare i playoff, mentre fuori dal campo, a Bagazzano di Nonantola, prende forma sempre più velocemente Il Nido, il centro sportivo gialloblu di cui è stata posata la prima pietra ad aprile.
Infrastrutture, investimenti e settore giovanile: la ricetta che da anni applica il Sassuolo, che nel 2025 ha vissuto l’anno della rinascita. Dopo la traumatica discesa in B, il ritorno in Serie A, da gennaio in poi, non è mai stato in discussione. La promozione è arrivata il 13 aprile, dal divano grazie al pari dello Spezia a Mantova, nella domenica immediatamente successiva al 3-1 del Braglia sul Modena. E in estate, la squadra ha cambiato pelle: esperienza e fisicità (e l’ingaggio di Matic in questo senso è un manifesto programmatico) sono gli ingredienti che Fabio Grosso ha chiesto e ottenuto per un cammino finora brillante, sempre lontano dai guai.
Di rinascita, almeno in prospettiva, si può parlare anche per Modena Volley. La svolta di maggio, con Christian Storci diventato socio di maggioranza rispetto a Giulia Gabana, ha messo il punto finale a un’altra stagione anonima e aperto il capitolo della ricostruzione. La nuova Valsa Group brilla con talenti di prospettiva. E nel brindisi natalizio il patron Storci si è detto pronto ad aumentare il budget per riportare Modena al ruolo che storicamente le compete nel volley italiano. Volley italiano che, nel frattempo, continua a dominare il mondo: con le ragazze imbattibili di Velasco e Barbolini, passate dall’oro olimpico a quello mondiale nel giro di un anno, al culmine di una clamorosa striscia di 36 vittorie consecutive. Ma anche con la nazionale maschile di Fefè De Giorgi, che ha vinto il secondo mondiale consecutivo: da sogno la sceneggiatura che ha regalato il punto decisivo di Simone Anzani, dopo i problemi cardiaci che gli erano costati le Olimpiadi.
E a proposito di Olimpiadi, sogna ancora quelle di Milano e Cortina 2026 Flora Tabanelli, la 18enne di Fanano che nel 2025 ha vinto la coppa del mondo generale di freestyle, quella di specialità nel Big Air e anche il titolo mondiale, sempre nel big air. Grande speranza per i Giochi Invernali, ha rischiato di vedere tutto vanificato da un infortunio al ginocchio a novembre. La strada scelta, terapia conservativa e lavoro in palestra, tengono aperta la porta del sogno.
Il 2025 è stato anche l’anno della conferma per le certezze consolidate dello sport modenese: dall’eterno Gregorio Paltrinieri, un oro europeo e tre argenti mondiali, alla pattinatrice Roberta Sasso, doppietta mondiale in Cina nelle specialità Solo Dance e Coppia col compagno di vita e di sport Gherardo Altieri De Grassi. 21 anni e già 10 titoli mondiali, Roberta Sasso è già nella storia dello sport modenese