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In consiglio comunale approvata una mozione per la riforma della cittadinanza con lo Ius Scholae.

Il documento, proposto dal Partito Democratico, è stato approvato dalla maggioranza, con l’astensione di Modena in ascolto e il voto contrario di Fdi e Lega Modena.

MODENA – Il Consiglio comunale di Modena ha approvato una mozione per chiedere al Parlamento di riformare al più presto la concessione della cittadinanza basandosi sullo Ius Scholae.
La mozione invita l’amministrazione comunale a coinvolgere i parlamentari modenesi per l’approvazione della riforma, a promuovere i valori del diritto di cittadinanza in collaborazione con le scuole e gli enti culturali, a organizzare percorsi informativi sul conseguimento della cittadinanza italiana a 18 anni per tutti i minori stranieri residenti e per le loro famiglie.
In base alle leggi oggi in vigore, i bambini nati in Italia da genitori stranieri possono richiedere la cittadinanza italiana solo dopo il compimento dei 18 anni e dimostrare di aver sempre avuto la residenza in Italia, senza interruzioni. Tra le proposte in discussione, quella di concedere la cittadinanza dopo 5 anni di regolare frequenza di un corso di studio, una nuova legge, sostengono i promotori, che darebbe maggiori garanzie ai percorsi di integrazione.
Per Fratelli d’Italia la norma in vigore “va bene così”, per il Partito Democratico è invece anacronistica e basarla sullo Ius Scholae sarebbe un atto di civiltà

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