Inaugurato in via Crispi Sintwin negozio di bambole gonfiabili di ultima generazione che fa discutere. “Non cerco polemiche sono oggetti anche per chi vive una solitudine emotiva”. Ma le donne del Pd ribattono: “Un brutto messaggio culturale, le donne non sono bambole con cui fare tutto cio’ che si vuole”
MODENA – Costano dai 1500 ai 4000 euro, sono realizzate in silicone medicale o Tpe di ultima generazione e alcune sono dotate persino di intelligenza artificiale. Per tanti rappresentano la nuova frontiera del sesso, per molti altri sono invece un insulto alla figura femminile, relegata in una bambola, oggetto che di per sé rappresenta proprio l’immaginario che da anni tante associazioni tentato di smontare. Sono le bambole gonfiabili al centro già, anche a Modena, di un’accesa polemica politica. La Sintwin, ha inaugurato un negozio in viale Crispi, zona stazione e vende bambole cosiddette iperrealistiche, modellate per essere il più possibile simili al corpo di un essere umano. L’acquisto avviene online tramite e sul sito ognuno acquirente puo’ crearsi la bambola che preferisce. Secondo l’imprenditore modenese Ivan Taddei della Sintwin che ha creato questa startup «la sessualità è libera e il piacere deve essere di tutti, anche di chi vive una solitudine emotiva. “Non si può più perorare in modo disinvolto la causa del dar sfogo alle proprie pulsioni sessuali sulle donne” – ha spiegato Serena Ballista dell’Udi. Il mercato – dice – si inventa una narrazione più politicamente corretta. Si dirà “sono bambole e non donne vere, ma tutto – dice Ballista – fa cultura”. Insorge anche il Partito Democratico. Patrizia Belloi, portavoce della Conferenza delle donne democratiche spiega: “Il problema è il messaggio culturale, si rischia di far passare l’idea che con le donne si possa fare tutto quello che si vuole. Se la realtà virtuale induce i ragazzi a pensare di potere fare tutto, vivranno male un eventuale rifiuto in una relazione vera. Il tema, quello del business e della mercificazione del corpo femminile, è importante e il dibattuto delicato. Proprio mentre a Parigi scoppia lo scandalo sulle bambole gonfiabili con sembianze di bambini, alla vigilia della giornata nazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre e mentre tanto si discute di educazione sessuo affettiva nelle scuole