A Modena inizia il percorso che porterà alla tariffa puntuale (TCP). Limiti ai conferimenti: una famiglia di 3 componenti ne avrà 24 l’anno, chi vive da solo 18. L’extra avrà un costo aggiuntivo sulla tariffa.
MODENA – Tutto il 2025 per le prove generali, poi dal primo gennaio 2026 si parte: arriva anche a Modena la tariffa puntuale dei rifiuti, o TCP, che concederà a ogni cittadino o impresa un numero limite di rifiuti indifferenziati da buttare via, e addebiterà in bolletta ogni singolo conferimento in eccesso. L’obiettivo è spingere ancora oltre la raccolta differenziata che, dal varo del porta a porta, è salita in pochi mesi dal 53 al 77%. Il calcolo avverrà per numero di conferimenti, ad esempio il numero di aperture dei cassonetti dell’indifferenziata tramite “Carta Smeraldo” o il numero di bidoncini da 40 litri consegnati alla raccolta “porta a porta” per chi abita in centro storico. La quantità di rifiuti indifferenziati spettante a ciascuna famiglia verrà determinata in base a due parametri: numero di componenti del nucleo famigliare e superficie dell’abitazione. Per le utenze delle imprese conteranno invece la superficie e la categoria dell’attività. Alcuni esempi: per una persona che vive da sola sono previsti 16 conferimenti in cassonetto all’anno; per una coppia salgono a 20, per una coppia con un figlio a 24, con due figli a 28 e così via. A questi parametri andrà poi applicata la quota variabile in base alla metratura dell’abitazione: l’anno in corso servirà a temperare questi parametri, in modo da renderli realistici. Per quanto riguarda le imprese si parte da un minimo di 24 conferimenti annui, due al mese, ma qui le quote variabili sono molto diverse tra loro e molto specifiche: i dettagli verranno comunicati man mano, durante l’anno. Le prime bollette di prova recanti il calcolo simulato per il conferimento di rifiuti indifferenziati arriveranno nell’estate del 2025, mentre l’applicazione della Tariffa Puntuale prenderà il via, come detto, tra un anno esatto.