Dopo l’arresto di cinque componenti di una baby gang, il tema torna al centro dell’attenzione: “l’episodio avrà un effetto deterrente solo marginale, servono risorse per la prevenzione”
MODENA – L’operazione interforze che ha permesso di sgominare una baby gang composta da cinque ragazzi di età compresa tra i 14 e il 17 anni ha rimesso al centro dell’attenzione cittadina il tema della violenza giovanile. Sul tema, abbiamo sentito la psicologa Francesca Scalise, che lavora a stretto contatto coi ragazzi nelle scuole modenesi. “Il fenomeno prolifera in un contesto di estrema povertà sociale ed economica – ci ha detto – questi arresti avranno un effetto deterrente limitato. Fondamentale la prevenzione, soprattutto agendo sui genitori e sulla loro inclusione nel tessuto sociale”