La storia di Antonella Manelli, da Fiorano, che ha subito una mastectomia totale. Una battaglia che per ora ha vinto, ma che le ha cambiato la vita. I suoi due segreti: “Non arrendersi mai e non sottovalutare mai più l’importanza della prevenzione”.
FIORANO (Modena) – Una diagnosi terribile, quella che non si vorrebbe mai sentire. La forza di volontà, per affrontare un percorso lungo e pieno di ostacoli. Questa la storia di Antonella Manelli, 64 anni, che per più di un anno ha combattuto contro un tumore al seno. Antonella ha voluto raccontarci la sua storia, per lanciare due messaggi. Fare prevenzione e non arrendersi mai.
Il tumore al seno resta il carcinoma più diffuso tra le donne. La prevenzione resta uno strumento fondamentale. Nella nostra regione si registrano circa 5mila nuove diagnosi ogni anno, ma la percentuale di guarigione è molto alta.
Ogni anno in tutto il mondo vengono diagnosticati più di un milione di nuovi casi di tumore al seno e 400.000 donne muoiono per questa malattia. Nella nostra regione il carcinoma alla mammella resta il più diffuso per la donna, con quasi 5mila casi ogni anno, circa 600 decessi e un’incidenza del 30 per cento. Seguono quello al colon-retto e quello al polmone. La sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è del 92 per cento. Tanti casi purtroppo, ma anche tanta prevenzione. In Emilia-Romagna infatti l’adesione agli screening oncologici per la diagnosi precoce e la cura di alcune delle forme più diffuse di tumore resta superiore alla media nazionale. Lo screening mammografico, consigliato con cadenza biennale nelle donne di 50-69 anni, è in grado di rendere gli interventi di chirurgia mammaria meno invasivi e di ridurre di circa il 25% la mortalità per questa causa. Secondo i dati sugli screening nel 2023 in provincia di Modena sono state 360.000 le donne che si sono sottoposte a mammografia. La diagnosi precoce per chi aderisce agli screening è fondamentale, come testimoniano i numeri, ma occorre accelerare ulteriormente. Per le donne che aderiscono allo screening mammografico la mortalità cala del 56%.