Centinaia di visitatori per l’allestimento nella centrale via Tamburù. Quadri quest’anno realizzati dopo una corsa contro il tempo a causa di un temporale notturno che ha posticipato le composizioni.
PIEVEPELAGO (Modena) – Una tradizione che dura ormai da cento. Quella di cospargere la strada di fiori in occasione del transito delle processioni è un’usanza che in Italia risale al 1600, ma a Pievepelago se ha notizia dell’infiorata dal giugno del 1927. Un onore che spetta alle famiglie che abitano sulla centrale via Tamburù. Tocca a loro creare questi quadri floreali per imbellire la strada al passaggio della processione per il Corpus Domini. Dalle prime semplici composizioni, una quarantina d’anni fa s’iniziò a realizzare tappeti sempre più complessi e validi artisticamente. Un appuntamento attira centinaia di visitatori ogni anno. La scelta dei fiori, il taglio dei petali, un procedimento certosino che richiede ore intense di lavoro e cura in ogni minimo dettaglio. Un allestimento quest’anno reso ancora più complicato da un temporale notturno. Dalle prime luci dell’alba la corsa contro il tempo per preparare tutto per la processione. Papa Francesco tra i temi scelti quest’anno per un spettacolo ricco di colori che per una giornata ha animato l’antico borgo di Pievepelago.
