E’ quanto ha scoperto la polizia locale di Mirandola a seguito della denuncia di due donne. Le indagini, coordinate dalla Procura di Modena e da quella di Mantova, hanno rivelato una serie di atti intimidatori anche attraverso messaggi in chat.
MIRANDOLA (Modena) – Maltrattamenti, minacce di morte, persino una videocamera abusiva per spiare le loro mosse. E’ quanto ha scoperto la polizia locale di Mirandola a seguito della denuncia di due donne che hanno raccontato di essere perseguitate da un uomo legato da vincoli di parentela con una e da una relazione affettiva con l’altra. Le indagini, coordinate dalla Procura di Modena e da quella di Mantova, hanno rivelato una serie di atti intimidatori anche attraverso messaggi in chat. L’uomo è stato denunciato per maltrattamenti in famiglia e atti persecutori e sono stati adottati a suo carico il divieto di avvicinamento alle vittime e il braccialetto elettronico. Durante la perquisizione domiciliare gli agenti hanno sequestrato numerosi dispositivi elettronici, inclusi GPS tracker e schede SIM, oltre a una quantità di sostanza stupefacente, anch’essa confiscata.