I numeri diffusi oggi con il bilancio di Stellantis. Il gruppo Italo francese segna un calo del 70% negli utili. Ma non si prevedono tagli al personale
MODENA – Maserati dimezza consegne e fatturato in un 2024 da incubo. 11.300 le auto vendute contro le 26.600 dell’anno precedente, ricavi di poco sopra il miliardo contro i 2,3 miliardi dell’anno scorso, quando già era evidente la flessione. Il Tridente vive il momento peggiore degli ultimi, una fase crudele qualcuno la definisce. A Modena sono state solo 260 le auto prodotte. Eppure dai vertici si continua a sottolineare che si sta lavorando per costruire basi solide per il futuro. Strategie per rafforzarsi e continua a credere nella mobilità elettrica con una gamma diversificata di modelli. E Il 2025 sarà “un anno fondamentale, segnato dal lancio di nuovi prodotti”. Parole nel mare di numeri negativi del bilancio Stellantis. L’utile di gruppo nel 2024 è crollato del 70% a 5,5 miliardi; i ricavi in flessione del 17. Confermato lo stesso un dividendo di 68 centesimi. Cosa che non piace alla Cgil che chiede di accantonare i profitti per sostenere gli investimenti.
In call con gli analisti, Ostermann garantisce che nel 2025 non ci sarà una riduzione dell’organico, mentre i costi di ristruttazione in Europa e in America ammontano già a un miliardo e 6. Tra i sindacati è allarme: Per la Fiom Stellantis è vicina a un punto di non ritorno. Mentre la Cisl chiede di non chiudere siti o cedere brand. Da questa crisi si esce solo con gli investimenti. Risorse e idee che tutti aspettano, a cominciare da Modena