“Francesco Petrarca, Modena e l’Italia territori dell’anima e del mondo”. Si chiama così la mostra che ha inaugurato oggi alle Gallerie estensi e che celebra la figura del grande poeta in occasione dei 650 anni dalla morte, celebrati nel 2024
MODENA – Ci sono i trionfi, con la visione del Dio Amore che indossando abiti da comandante romano vittorioso procede su un carro attorniato da celebri amanti, c’è il Liber sine nomine raccolta di 19 epistole latine tratte dal Familiares, una tra le opere piu’ enigmatiche e affascinanti della produzione Petrarchesca e poi il più celebre, quel Canzoniere di cui abbiamo studiato le liriche a scuola e che ci riporta al suo amore eterno per Laura. La mostra che ha inaugurato in Sala Campori in Biblioteca Estense celebra, con circa 50 pezzi, la figura di Francesco Petrarca, il primo intellettuale cosmopolita che ha lasciato un segno indelebile sulla coscienza d’Europa. Nel percorso narrativo della mostra ci sono i materiali conservati tra Biblioteca, galleria e archivio di stato, che raccontano la fortuna del poeta. In occasione dei 650 anni dalla morte del poeta, celebrati lo scorso anno, anche Modena ha voluto celebrare colui che è considerato il precursore dell’umanesimo