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Non si è suicidato il marocchino di 27 anni trovato morto ieri mattina nel carcere di Modena. Una tragedia che porta alla luce un altro grande problema: l’abuso di medicinali. Parla il direttore della casa circondariale.

MODENA – Mohamed Doubali non si è suicidato, ma si tratta di una morte accidentale per abuso di farmaci. Lo dice il direttore del carcere di Sant’ Anna Orazio Sorrentini che sottolinea un altro grande problema del penitenziario modenese. Quello dei farmaci che circolano tra le celle e dei quali i tossicodipendenti abusano. Il 27enne marocchino aveva problemi di droga ed era seguito dal centro per la salute mentale. La causa della morte, overdose e non suicidio, di certo non alleggerisce il mese nero del carcere, che conta quattro morti nelle ultime settimane. Stessa morte per il 29enne che aveva ingerito medicinali a fine dicembre per morire il 4 gennaio. Secondo il direttore della casa circondariale sono due i suicidi. Quello di Andrea Paltrinieri, l’uomo che aveva ucciso la moglie Anna Sviridenko e quello del 37enne macedone che aveva inalato gas morendo il 31 dicembre. Una situazione di grande malessere dovuta in primis alla presenza di 584 persone in una struttura che ne potrebbe ospitare 372. Una situazione purtroppo identica in tutte le carceri della nostra regione come ha ricordato il segretario generale Sappe Donato Capece, in visita alla Dozza.

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