Udienza in tribunale per la morte di Taissir Sakka, il trentenne tunisino trovato senza vita nel parcheggio del cinema Filmstudio SetteB in via Dell’Abate a Modena il 15 ottobre 2023, vicenda che vede indagati sei carabinieri. Il gip si è riservato sulla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura
MODENA – Il giudice per le indagini preliminari si è riservato al termine dell’udienza per la morte di Taissir Sakka, il tunisino trentenne trovato senza vita nel parcheggio del Filmstudio SetteB in via Dell’Abate a Modena il 15 ottobre 2023. Per questa vicenda un carabiniere è stato indagato con l’accusa di omicidio volontario, altri cinque per lesioni. La Procura aveva chiesto l’archiviazione alla quale si era però opposta il fratello del giovane attraverso l’avvocato Fabio Anselmo. Quest’ultimo ha chiesto al giudice un approfondimento delle indagini ipotizzando anche i reati di arresto illegale e sequestro di persona. Ipotesi contro le quali i legali difensori, gli avvocati Cosimo Zacaria e Roberto Ricco, hanno presentato una memoria. Il fratello del giovane tunisino raccontò che lui e Taissir erano sono stati picchiati dai militari che li avevano portati in caserma a Modena dopo una lite scoppiata in una polisportiva di Ravarino. L’autopsia, alla quale erano presenti anche i consulenti di parte, escluse però traumi che avrebbero potuto provocare la morte ma evidenziò come il giovane soffrisse di una grave cardiopatia che potrebbe avere provocato un malore in quella notte concitata dopo che tra l’altro i due fratelli avevano bevuto molto. Le telecamere inquadrarono i due giovani lasciare la caserma di via Pico della Mirandola intorno a mezzanotte, subito dopo le loro strade si separarono nella zona della stazione. Alle 9,30 di domenica mattina Taissir venne trovato riverso a terra nel parcheggio del Filmstudio