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Mosca contro il premio Focherini, Zakharova: “Una presa in giro”. VIDEO

Contro il riconoscimento per la libertà di stampa consegnato al campo di Fossoli all’inviata di guerra della Rai Stefania Battistini si scaglia la portavoce del Cremlino.

CARPI (Modena) – Diventa un caso internazionale il premio per la libertà di stampa 2025 consegnato venerdì pomeriggio all’ex campo di concentramento di Fossoli all’inviata di guerra della Rai Stefania Battistini. Contro il riconoscimento si scaglia persino la portavoce del Ministero degli esteri russo Maria Zakharova definendolo “una presa in giro della memoria delle vittime del fascismo”. Stefania Battistini era stata scelta per la prima edizione del premio in memoria di Odoardo Focherini nell’ambito del convegno “Libertà di stampa e democrazia”, organizzato dall’associazione stampa modenese che ha visto la partecipazione tra i relatori anche del vescovo Erio Castellucci, di rappresentanti dell’ordine dei giornalisti e del sindacato della stampa. Zakharova ha appreso dell’iniziativa attraverso il canale Telegram filorusso Donbass Italia commentandolo a sua volta sullo stesso social; il suo intervento è stato poi rilanciato dall’agenzia internazionale Nova. Parole dure da parte della portavoce del Cremlino che continua ad associare gli ucraini ai nazisti secondo una logica propagandistica più volte vista in questi anni di guerra. Un attacco che arriva proprio nel giorno del raid russo sulla città ucraina di Sumy che ha causato oltre 30 vittime. “Un premio che mi ha riempito di commozione” ha scritto sui social la Battistini, che ha ricevuto il riconoscimento direttamente da Paola Focherini, figlia di Odoardo.
Lo scorso settembre Stefania Battistini era stata inserita nella lista delle persone ricercate da parte del Ministero degli Interni russo per aver attraversato il confine russo nella regione di Kursk mentre stava seguendo le truppe ucraine. Successivamente fu obiettivo di minacce via social da parte di filorussi e propagandisti e per questo vive sotto scorta

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