Il fermo è scattato al termine dell’interrogatorio, su disposizione della Procura della Repubblica, e il sospettato è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Modena con l’accusa di omicidio volontario.
MODENA – Si è costituito il 46enne tunisino ritenuto responsabile dell’omicidio di Chaouki Mansouri, connazionale di 43 anni, ucciso a coltellate nel cuore della notte in via Roncaglia, a ridosso del centro storico di Modena. L’uomo, fuggito subito dopo l’aggressione, si è presentato spontaneamente alla Questura, dove è stato preso in consegna dai Carabinieri e interrogato dal Pubblico Ministero.
Il fermo è scattato al termine dell’interrogatorio, su disposizione della Procura della Repubblica, e il sospettato è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Modena con l’accusa di omicidio volontario. I fatti risalgono alla notte tra il 4 e il 5 ottobre, quando una violenta lite tra i due coinquilini è degenerata in tragedia.
Secondo le prime ricostruzioni, l’aggressione è iniziata nell’appartamento che i due condividevano. Nonostante le ferite, la vittima è riuscita a fuggire chiedendo aiuto, ma è stata inseguita e colpita nuovamente in viale Muratori, all’angolo con via Trento e Trieste. Soccorso prima da alcuni passanti, poi dal 118, Mansouri è morto poco dopo all’ospedale di Baggiovara.
Le indagini, condotte dai Carabinieri e coordinate dalla Procura, si sono subito concentrate sul coinquilino della vittima grazie a testimonianze e immagini di videosorveglianza. L’uomo resta in stato di fermo, in attesa della convalida.