Le azzurre battono la Turchia al tie break e vincono 23 anni più tardi il secondo titolo iridato della storia della nazionale femminile
BANGKOK (Thailandia) – È ancora un tie break a riportare l’Italia sul gradino più alto del podio mondiale. Come in semifinale contro il Brasile, come 23 anni fa nell’unico trionfo iridato contro gli Stati Uniti. A rendere la vita difficilissima alle azzurre allenate dal duo modenese Velasco-Barbolini è stata questa volta la Turchia, che per due volte ha avuto la forza di rimontare, prima di arrendersi sotto i muri di una nazionale capace di vincere in due stagioni Olimpiade, Mondiale, due VNL e 36 partite consecutive. Un’Italia che entra nella leggenda, bravissima a seguire le indicazioni, tecniche ma non solo, dell’allenatore che aveva portato la nazionale maschile a vincere un Campionato del mondo nel 1990. Non vinceremo sempre facilmente come è successo lo scorso anno, aveva ammonito Velasco, ma dovremo essere pronte anche a farlo per 32-30 al tie break.
Nelle situazioni di equilibrio l’Italia si trova a proprio agio e porta a casa il primo set sul filo di lana, 25-23, con il primo punto personale di Stella Nervini. Il secondo è un monologo turco ma le azzurre tornano nel match, si guadagnano tre palle set, non le concretizzano, prima che Paola Egonu metta per terra i due punti decisivi. Nel quarto la Turchia è sempre avanti ma al tie break torna l’equilibrio. A spezzarlo è il doppio cambio azzurro, arma letale già ai Giochi di Parigi dello scorso anno. Sul 10-8 l’Italia non concede più nulla fino a quando le mani di Myriam Sylla non mettono la firma sul muro vincente che spedisce la nazionale di Velasco in Paradiso.