Sette anni fa la tragedia del Ponte Morandi ha risvegliato l’attenzione sul tema della sicurezza di ponti e viadotti. Nel territorio della provincia già sottoposti a manutenzione 38 ponti, mentre i restanti tutti entro il 2029.
L’anniversario del Ponte Morandi è, da sette anni, un momento di responsabilità e di attenzione: è così che è stata recepita la tragedia evitabile del viadotto sul Polcevera, che costò la vita a 43 persone precipitate all’improvviso per oltre 90 metri. Il 14 agosto è, da allora, il giorno del punto sulle molte opere sospese del territorio, un anno particolare perché segnato dalla chiusura precauzionale, dalla demolizione e dalla ricostruzione tuttora in corso del viadotto sul Rio Torto, tra Serramazzoni e Pavullo. In sette anni sono stati 117 i progetti di manutenzione messi in campo, 38 quelli già conclusi mentre i restanti andranno tutti a completamento entro il 2029; 42 i milioni di euro messi in campo, tutti concentrati sui 168 ponti della Provincia di Modena con luce superiore ai sei metri. Tra gli interventi conclusi quest’anno ci sono il ponte di Casa Poggioli sulla strada provinciale 23 per un importo di 500mila euro, il ponte storico di rio Cervaro, sempre sulla strada provinciale 23, per 163mila euro e il ponte fosso delle Chiuse sulla Fondovalle Panaro per 450mila euro, il ponte sul cavo Lama di Mirandola per 340mila euro, il ponte della Pioppa sul fiume Secchia per 150mila euro. Alla tranche da 27 milioni già spesi se ne aggiungerà, nel prossimo quadriennio, una seconda da oltre 15 per 49 progetti complessivi. Attualmente sono in corso i lavori al ponte di Concordia per 900mila euro, il ponte rio Pissarotta per 150mila euro, il ponte Casa dell’Aglio per 250mila euro e il secondo stralcio dei lavori al ponte Fosso grosso, tutti lungo la strada provinciale 28. “Il dramma del ponte Morandi ci ha ricordato l’importanza della manutenzione delle nostre strutture” ricorda il presidente della Provincia Fabio Braglia. “Il programma di manutenzione dei ponti provinciali prosegue incessantemente per assicurare e garantire l’efficienza delle nostre infrastrutture”.