La riforma del test di accesso alla facoltà di medicina comporta costi enormi, tra spazi, docenti e attrezzature per accogliere nel primo semestre il doppio o il triplo di studenti. Il rettore di Unimore Carlo Adolfo Porro: “Serviranno molte risorse aggiuntive”
MODENA – Riforma Test di medicina a numero programmato. Il rettore dell’università di Modena e Reggio Emila Carlo Adolfo Porro commenta la riforma voluta dalla ministra Anna Maria Bernini che prevede l’acceso libero alla facoltà di medicina per il primo semestre al termine del quale verrà definita una graduatoria nazionale tenendo presente gli esami fatti che saranno uguali per tutti. Le modalità del nuovo ingranaggio non sono ancora state definite, di certo, commenta il rettore Unimore, questo comporterà un grosso cambiamento anche per il nostro ateneo. La scrematura, dunque, dovrebbe avvenire dopo sei mesi e per gli studenti che non superano la selezione sarà possibile utilizzare i crediti formativi acquisiti per iscriversi ad altri corsi di laurea. Comunque venga strutturata la nuova legge serviranno risorse ingenti, che dovranno essere gestite soprattutto dai direttori dei dipartimenti, figure sempre più manageriali. Proprio in questi giorni alcune facoltà hanno visto la nomina dei nuovi direttori presentati nella sede del rettorato.