Si conclude il ritiro di Ronzone in Alto Adige: da domani la squadra rientra a Sassuolo, a Grosso servono urgentemente rinforzi dal calciomercato.
BOLZANO – Era il primo assaggio di calcio vero, a metà tra l’ultima stagione in Serie B e la prossima, quella del ritorno immediato in Serie A. E il Sassuolo riemerge dal triangolare dello stadio Druso di Bolzano, due mini test di un’ora ciascuno contro Bologna e Sudtirol, con alcune certezze ma anche diversi dubbi. Le certezze riguardano il gruppo: affiatato, con meccanismi già fluidi, ma anche con la necessità evidente di essere rafforzato per inseguire senza troppe paure l’obiettivo salvezza. Di conseguenza i dubbi riguardano un ritiro intero affrontato senza nuovi acquisti e il ritardo accumulato in questa prima fase di preparazione. Dalla prossima settimana, quando i neroverdi torneranno al lavoro al Mapei Football Center, si ripartirà quasi da zero, con i nuovi (il primo arrivato è il difensore polacco Walukiewicz, a breve toccherà al centrocampista canadese Konè e all’attaccante gambiano Fadera) tutti da inserire nella squadra. Che nel frattempo, con ciò che era a disposizione, non ha sfigurato nel triangolare del Druso. Nel derby di Serie A col Bologna, con Laurientè di nuovo titolare, Sassuolo subito avanti: classica combinazione sulla catena di destra Iannoni – Berardi – Iannoni e assist di quest’ultimo per il tap in di Pinamonti. Alla distanza però il Bologna è cresciuto, mettendo in evidenza i limiti della difesa neroverde, da rafforzare con urgenza: da sinistra a destra la rete dell’1-1, Lykogiannis per il tocco vincente di Orsolini. Da destra a sinistra il gol del sorpasso, cross di Karlsson e botta vincente di Cambiaghi. Difficoltà difensive sui traversoni ribadita anche contro il Sudtirol, avanti con l’assist morbido di Casiraghi per la zuccata vincente di Martini. Per evitare un’altra sconfitta ai neroverdi è servita la prodezza di Pierini, gran destro all’incrocio dei pali per l’1-1 definitivo. Super gol per sigillare le settimane in montagna del Sassuolo. Ora però è tempo di cambiare passo, in campo e sul mercato.