Sono ore drammatiche per la frazione di Palagano, dove il movimento di fango e detriti continua ad avanzare portandosi via un’altra abitazione, la terza. Il sindaco Braglia chiede aiuto alle istituzioni.
PALAGANO (Modena) – La frana di Boccassuolo continua ad avanzare e a muoversi ad un ritmo compreso tra i 50 centimetri e il metro all’ora, portandosi via ogni cosa incontri nel suo percorso verso valle. Nelle ultime ore la colata di fango e detriti ha raggiunto l’alveo del torrente Dragone dove finirà la sua corsa. In movimento, secondo quanto intercettato dagli speciali strumenti a infrarossi dell’Università di Modena e Reggio Emilia, c’è una massa complessiva di circa tre milioni e mezzo di metri cubi, che la scorsa notte hanno distrutto un’altra abitazione, la terza. Dopo lo stato di crisi firmato dalla Regione, il sindaco di Palagano e presidente della Provincia Fabio Braglia chiede il riconoscimento dello stato di calamità nazionale per ricostruire strade, case danneggiate e infrastrutture. Prima della conta dei danni bisogna però affrontare l’emergenza. Sono infatti ore di apprensione e di grande lavoro per gli operatori della Protezione civile e per le ditte incaricate per mantenere libero l’alveo dai detriti movimentati dalla frana, cercando di evitare che si creino ostruzioni al corso d’acqua. Per il sindaco Braglia l’attenzione di queste ore va al torrente Dragone, dove sono stati concentrati i mezzi d’opera per mantenere più libero possibile l’alveo, per evitare un tappo nel corso d’acqua.Stiamo vivendo l’evoluzione di un dramma che quotidianamente cresce per dimensioni e criticità, e per questo è urgente e necessario ricevere sostegni, supporti e aiuti da parte delle Istituzioni”.