Anche Emilia-Romagna Teatro e altre entità modenesi della cultura sono colpite dal cambio di criterio per l’assegnazione dei fondi pubblici da parte del Ministero della Cultura. Mezzetti, ex assessore regionale alla cultura: “Si favoriscono il privato e l’incasso a scapito della ricerca”.
MODENA – Il primo a protestare era stato il Santarcangelo Festival, un baluardo dell’offerta culturale della Romagna penalizzato nei punteggi dal nuovo corso del Ministero della Cultura. Il Ministro Giuli ha cambiato i criteri, alzando per importanza il potenziale commerciale degli eventi da sovvenzionare a svantaggio della qualità, della levatura dei progetti. “Un controsenso” spiega il sindaco di Modena Massimo Mezzetti, ex assessore regionale alla cultura, che sottolinea come il senso stesso dei finanziamenti ai teatri e agli eventi pubblici sia stato totalmente snaturato.
In altre parole: un teatro privato, che può scritturare chi vuole – ad esempio un comico famoso, eventi solitamente gettonatissimi che vanno “sold out” in poche ore – si vedrà anche riconoscere un contributo più alto rispetto al passato. Mentre chi fa ricerca artistica, drammaturgica, chi sceglie la sperimentazione, la nicchia, ne uscirà svantaggiato. ERT, Drama Teatro, Amigdala e altri hanno già constatato che il loro punteggi sono diminuiti e temono, ora, la stangata.