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Un anno per ottenere un permesso di soggiorno: la Cgil chiede soluzioni

La denuncia: “Tempi inaccettabili, che portano ad una maggiore irregolarità”. In pratica, dice il sindacato, quando viene consegnato è ormai prossimo alla scadenza.

MODENA – Ad oggi, dal momento dell’invio della richiesta (kit postale) passano circa 6 mesi per l’appuntamento alla Questura per il foto-segnalamento e il rilievo delle impronte digitali. Poi bisogna attendere ancora da 2 a 5 mesi per il ritiro del nuovo permesso. Nel caso in cui la Questura poi richieda documentazione integrativa, i tempi si allungano ulteriormente, superando facilmente l’anno di attesa. “Nell’ultimo anno – spiega Roberta Orfello della segreteria Cgil Modena – i tempi per i rilasci/rinnovi dei permessi di soggiorno si sono allungati notevolmente. Anche le procedure introdotte lo scorso novembre dal Ministero dell’Interno sulla durata di 9 mesi delle ricevute (in attesa del rinnovo del permesso), non hanno portato l’effetto voluto, con pesanti conseguenze sulla regolarità del soggiorno in Italia e un aggravio di lavoro per gli uffici delle Questure (anche per la mancata decisione di non aumentare gli organici). “Se la durata di molti permessi di soggiorno è di 1 anno, ma il tempo necessario per poterlo rinnovare è pari a 1 anno – aggiunge Souad Elkaddani  del Dipartimento Lavoratori Stranieri Fillea Cgil Modena – quel cittadino non avrà mai la tranquillità di avere un permesso valido in tasca e durante l’attesa, la ricevuta (che per legge ha lo stesso valore del permesso nelle more del rinnovo), nella pratica diventa un problema per uffici o datori di lavoro che faticano a fidarsi di un documento “datato”, anche se valido”. “Questa situazione – continua Elkaddani – rischia di degenerare creando ulteriori tensioni presso gli sportelli di assistenza dei migranti e presso l’Ufficio immigrazione della Questura. Il sindacato chiede quindi che venga aperto nuovamente un canale di reale confronto tra l’Ufficio Immigrazione della Questura, i patronati, i sindacati e gli sportelli dei Comuni firmatari del Protocollo Immigrazione per poter costruire insieme soluzioni strutturali e fornire in tempi ragionevoli risposte ai lavoratori stranieri.

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