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Un decreto “salva” le insegnanti dell’infanzia che rischiavano il posto. VIDEO

Sollievo per oltre mille insegnanti dell’infanzia modenesi che rischiavano di perdere il posto dopo che la loro laurea era stata ritenuta non valida: alla fine è stato il Ministero dell’Università a risolvere il cortocircuito tramite un decreto

MODENA – Questa la mail che aveva gelato loro il sangue: quella in cui l’Università di Modena e Reggio Emilia comunicava a centinaia di laureate e laureati in scienze della formazione che l’alloro conseguito a partire dall’anno accademico 2018/2019 non era più sufficiente per insegnare, che sarebbero dovuti tornare sui banchi per circa due anni, con retta d’iscrizione e in sovrannumero per di più, dovendo conseguire ben 55 crediti formativi mancanti. “Inconcepibile” per gli insegnanti dell’infanzia già regolarmente al lavoro, oltre mille solo in UNIMORE, primo degli atenei a lanciare l’avvertimento giunto poi a tanti altri in Italia, circa 30mila. “Impossibile” tornare a studiare e al contempo lavorare a tempo pieno, “ingiusto” perdere il posto – ma il rischio era evidente in tal senso. Poi ieri l’annuncio da Roma: il Ministero ha sanato il cortocircuito per decreto e le lauree conseguite tornano valide.
Questa volta Sara ci mostra la chat che dimostra come le educatrici abbiano resistito, in queste settimane, facendo affidamento anche sull’ironia. “L’attesa di festeggiare” ora è legata a tempi tecnici, ma dopo tanta paura di perdere il posto – e di non rivedere a settembre gli amati bimbi – per le maestre è tornato il sereno.

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