Le attività di ristorazione e albergo proseguono nell’altra struttura “Locanda San Giorgio”
VESALE DI SESTOLA (Modena) – Due settimane fa l’incendio alla storica locanda Zita di Vesale, sul nostro appennino. In pochi giorni i gestori hanno riaperto in altri locali le attività di ristorazione e di accoglienza per salvare la stagione turistica. Una storia di impegno e attaccamento al territorio. Il fogliame dà spettacolo in questi giorni e l’Appennino diventa una meta per il turismo dolce. Il piccolissimo borgo di Vesale è una tappa fissa per i frequentatori della montagna e proprio qui è andata a fuoco il 16 ottobre scorso la storica locanda Zita, da decenni punto di riferimento per i turisti. Un brutto colpo per i gestori, ma in Appennino ci sta gente tosta e questa è la situazione a due settimane dal rogo. “Grati a tutti per la vicinanza e il sostegno, facciamo di tutto per riaprire il prima possibile” dice il titolare Luca Biolchini. Ma se per il completo ripristino dei locali storici della locanda ci vorranno mesi, intanto però i gestori riescono a garantire il servizio ai tanti turisti che amano l’autunno in appennino: “Le attività proseguono nell’altro nostro locale, la Locanda San Giorgio”, dice Alessandro Biolchini. Una buona notizia per il turismo, Vesale resta un luogo che accoglie e un insegnamento, la parola resilienza, tanto di moda, l’hanno inventata qui, in Appennino.
 
								 
								 
															 
								 
															