Una Citroen C3 con a bordo cinque giovani si ribalta e finisce contro un muro: l’incidente poco dopo le 21 in Via per Sassuolo. Le vittime hanno 18 e 24 anni, tre feriti gravi.
VIGNOLA (Modena) – Uno schianto terribile e due giovani ragazzi che muoiono sul colpo. Ancora una tragedia sulle strade della nostra provincia. E’ accaduto domenica sera a Vignola, in via per Sassuolo. A bordo dell’auto, una Citroen C3, cinque ragazzi. A perdere la vita il 18enne Idris Kreshpaj, di origini albanesi e Rida Sidrine, di 24 anni, di origine marocchina. Vivevano nello stesso palazzo a Marano, ed erano grandi amici. Feriti anche gli altri tre ragazzi a bordo della vettura, uno di 20 anni si trova ricoverato all’ospedale Maggiore e le sue condizioni sono gravissime, mentre gli altri due, di 23 e 17 sono stati dimessi in mattinata con una prognosi di 40 giorni ciascuno. Da quanto è stato ricostruito finora l’auto, che viaggiava in direzione Vignola, avrebbe fatto tutto da sola. All’altezza di una semicurva ha sbandato sulla destra, urtando il cordolo della ciclabile. Poi è si è ribaltata andando a finire dall’altra parte della carreggiata, finendo sulla recinzione di un’abitazione. Ad avere la peggio le tre persone sedute sui sedili posteriori. Quella che si sono trovati davanti i soccorritori è stata una scena straziante. I vigili del fuoco hanno lavorato a lungo per districare i corpi dalle lamiere, mentre gli operatori del 118 caricavano gli altri feriti. Ai Carabinieri nella notte il compito di avvisare le famiglie. Sia Idris che Rida abitavano a Marano sul Panaro stavano tornando a casa. Sconvolti i famigliari, avvisati in tarda serata, così come chi li conosceva, come questa signora, che conosceva Idris, il 18enne, da quando era piccoli. Vicinanza alla famiglia è stata espressa anche dal sindaco di Marano Giovanni Galli, che ha già annunciato lutto cittadino nel giorno dei funerali.
Prima di Idris e Rida, avevano perso la vita sulle nostre strade altri giovani nelle ultime settimane. Manoel de Oliveira Bastos, deceduto in un incidente a Spilamberto a fine dicembre, e Riccardo Rovatti, in uno scontro frontale a Carpi ad inizio gennaio. Un tragico bilancio che ha spinto l’Associazione famigliari e vittime della strada a prendere posizione lanciando un duro appello nei confronti del Prefetto Fabrizia Triolo. A sei mesi dal suo insediamento, si legge in una lettera a firma Franco Piacendini, ci sono stati già 30 decessi, un terzo dei quali con meno di 30 anni. Come rappresentante locale del governo, conclude l’associazione, occorre dare una spiegazione per provare a capire questo vertiginoso aumento.
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