Un’ingente somma volatilizzata dopo due bonifici istantanei: un 68enne modenese denuncia l’inganno di cui è rimasto vittima, con la complicità di un altrettanto falso carabiniere. L’allarme del Codacons: “Siamo tutti sotto attacco”.
MODENA – Un incubo iniziato il 13 gennaio con un sms giunto sul telefonino per verificare l’autorizzazione ad un bonifico istantaneo da quasi 1000 euro. Messaggio ignorato, ma la truffa che vede coinvolto un 68enne modenese inizia proprio da qui. Poco dopo, infatti, l’uomo riceve una telefonata da un numero fisso, 059, e l’interlocutore si presenta come un rappresentante del servizio di sicurezza della Bper, la sua stessa banca, che lo avverte di un’indagine in corso su un funzionario della filiale in cui ha il conto: per questo motivo lo avrebbe messo in contatto con i carabinieri per la denuncia. A distanza di una decina di minuti la chiamata: sul display compare il numero che corrisponde a quello della stazione carabinieri di Campogalliano ma dall’altro capo un falso comandante conferma le indagini, per le quali sarebbe stato necessario eseguire simulazioni di bonifici istantanei presso gli sportelli della banca a favore di numeri iban comunicati poi tramite messaggio. A quel punto l’uomo, convinto davvero di poter essere utile ai militari, si reca nella sua banca e, in presenza, allo sportello effettua due distinti bonifici istantanei, non revocabili, da quasi 50mila euro l’uno.
100mila euro spariti nel giro di pochi minuti. E non più recuperabili, nonostante l’immediata denuncia, da parte del truffato, ai veri carabinieri. L’uomo si è anche rivolto al Codacons, da cui sta ricevendo assistenza legale. “La cosa preoccupante – sottolinea il presidente Fabio Galli – è che i truffatori conoscevano dati personali come i precedenti indirizzi di residenza”. Da qui l’allarme: “Siamo tutti sotto attacco”.