Modena, che ha negli Stati Uniti il primo partner, spera in un cambio di rotta “ma unicità e innovazione possono proteggerci”
MODENA – Dazi del 25% su tutti i prodotti dell’Unione Europea, “general”, parole testuali del presidente americano Donald Trump con buona pace di amicizie vere o presunte. Una mazzata per l’export italiano, e a maggior ragione modenese, che vede proprio verso gli Stati Uniti il canale principale. In Camera di Commercio l’argomento, da giorni in cima all’agenda, lo è oggi più che mai. La speranza è che intervenga la diplomazia, che si tratti di un altro caso di “racket diplomacy” – così alcuni osservatori definiscono la linea Trump, fatta di posizioni unilaterali drastiche assunte a inizio trattativa per forzare concessioni immediate, come quella sulle terre rare intavolata con l’Ucraina. Nel frattempo, cosa può fare Modena? Prima di tutto, scommettere su se stessa.