Due aggressioni a sfondo sessuale ai danni di donne in quasi 2 mesi nel modenese. L’ultima è avvenuta a Vignola lo scorso 25 giugno. La sindaca Emilia Muratori fa sapere che oggi ha scritto al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi chiedendo un incontro. Intanto su questi gravi episodi interviene anche Caterina Liotti, presidente della Casa delle donne di Modena: “Servono progetti educativi e di formazione contro la violenza di genere. Anche i cittadini siano “sentinelle attente”
VIGNOLA (Modena) – A distanza di quasi 2 mesi due aggressioni ai danni di donne. Alla fine di aprile a Tabina di Magreta: vittima una 65enne. Il violentatore è stato fermato dalle forze dell’ordine dopo poco tempo. Aggredita alle spalle, invece, mentre stava rientrando a casa, il 25 giugno scorso, una 30enne di Vignola. L’autore della violenza è stato individuato, ma ancora irreperibile.
Molte le reazioni e le prese di posizione al grido di “Servono più forze dell’ordine sul territorio e questa è competenza dello Stato”, ma intanto si deve cercare di contrastare con tutti mezzi a disposizione episodi gravissimi che sconcertano e fanno aumentare la percezione di insicurezza e paura.
Per Caterina Liotti, presidente della Casa delle donne di Modena: “Servono progetti educativi e di formazione contro la violenza di genere. Anche i cittadini siano “sentinelle attente”