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In Tribunale a Modena la sentenza di primo grado nei confronti di uno dei due rumeni accusati della morte del 41enne ucciso nella sua abitazione a Casinalbo nel 2023.

MODENA – Questa mattina in tribunale a Modena la sentenza di primo grado del processo per l’omicidio di Alessandro Gozzoli, il 41enne ucciso nella sua abitazione di Casinalbo il 10 marzo del 2023. Alla sbarra in corte D’Assise il rumeno Marcelino Caldarariu condannato a 27 anni di carcere. Accolta in pieno la richieste della Procura di Modena. L’altro giovane rumeno accusato dell’omicidio, il ventenne Petre Dabuleanu, è stato invece condannato a 18 anni di carcere con rito abbreviato.

Alessandro Gozzoli, venne accertato dalle indagini, morì per asfissia meccanica dopo essere stato immobilizzato e legato al letto con i polsi dietro la schiena. Dopo l’omicidio i due rumeni rubarono l’auto della vittima, utilizzata per scappare, due carte di credito, due computer portatili e un orologio. Dopo circa due mesi vennero rintracciati e arrestati; uno nel suo paese di origine, l’altro in Inghilterra. Secondo la ricostruzione, dopo aver conosciuto i due indagati in un locale a Bologna, Gozzoli, originario di Bazzano, consulente del lavoro in un’agenzia di Modena, li avrebbe invitati nella sua abitazione di Casinalbo dove , nel corso di un rapporto, si sarebbe consumato l’omicidio. I legali difensori hanno sempre sostenuto che non vi fosse l’intenzione di uccidere Gozzoli, la sua morte si sarebbe consumata, sostengono gli avvocati, nell’ambito di un gioco erotico finito male.

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