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Aggressione omofoba alla Festa del Lambrusco di Sorbara

“Un fatto grave e intollerabile, che non ci rappresenta e che condanniamo con fermezza” – ha detto la sindaca di Bomporto

BOMPORTO – Sconcerto per quanto accaduto sabato sera durante la festa del Lambrusco di Sorbara dove due ragazze sono state vittime di un’aggressione omofoba. La coppia è stata aggredita da quattro uomini sulla cinquantina. Da quanto è stato raccontato dalle vittime un gruppo di uomini ha usato come pretesto per iniziare l’aggressione il coro antifascista e di solidarietà con la Palestina intonato dalle ragazze, poi gli insulti sono sfociati in violenza fisica, con pugni e calci in faccia. Uno degli uomini ha arrotolato una cintura attorno al pugno e ha minacciato: “Vi sgozzo”.
La Sindaca di Bomporto è stata testimone diretta dei fatti. Sin da subito ha espresso solidarietà e si è dissociata dall’accaduto.
“Un fatto grave e intollerabile, che non ci rappresenta e che condanniamo con fermezza. Mi preme evidenziare che proprio negli stessi luoghi, solo una settimana prima, erano transitati tanti cittadini e cittadine dell’Unione del Sorbara, insieme a partecipanti e soci di associazioni che lottano contro la violenza, durante la Rainbow Bike: un’iniziativa nata per difendere i diritti, l’uguaglianza e per condannare con forza le discriminazioni. Per questo ieri sera, prima di chiudere lo spettacolo, un rappresentante del Comitato è salito sul palco insieme a una delle ragazze aggredite, per ribadire solidarietà e sostegno, e per prendere le distanze da gesti che non troveranno mai spazio a Bomporto”. Le lesioni riportate sono state documentate al pronto soccorso, dove sono state certificate prognosi tra i 3, 7 e più giorni.
La sera successiva le vittime sono tornate alla festa per raccontare l’accaduto attraverso un intervento pubblico dal palco e confrontarsi con l’organizzazione. Le vittime lanciano un appelli: “Chiediamo a tutte le persone presenti sabato sera di aiutarci. Se avete assistito all’aggressione, se avete visto o registrato qualcosa, o se fate parte di associazioni disponibili a sostenerci, vi chiediamo di contattare antiviolenza.sorbara@gmail.com , per contribuire a identificare chi ci ha attaccati/e e aiutarci a ottenere giustizia. Contatti per segnalazioni e testimonianze:antiviolenza.sorbara@gmail.com
Non resteremo in silenzio. Non ci fermeranno”.

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