Per i giudici contabili l’operazione presenta criticità in merito alla concorrenza e alla governance che passerebbe da un controllo pubblico a una gestione privata
MIRANDOLA (Modena) – La Corte dei Conti boccia la fusione tra Aimag ed Hera per la nuova società di gestione del servizio idrico. Il progetto era stato approvato da tutti i comuni modenesi, sia di centrosinistra che di centrodestra, ad eccezione di Cavezzo. La fusione tra Aimag ed Hera per la costituzione della nuova società “Heracquamodena” presenta alcuni profili di criticità. E’ questo il parere della Corte dei Conti dell’Emilia-Romagna in merito alle richieste presentate da 12 comuni modenesi coinvolti nell’operazione. La procedura di accorpamento, ricordiamo, era stata approvata da tutti i comuni interessati, sia a maggioranza di centrosinistra che di centrodestra, ad eccezione di Cavezzo. A criticare l’operazione, nella maggior parte dei consigli comunali, erano state le opposizioni, come ad esempio il centrodestra a Carpi e il centrosinistra a Mirandola. Per la Corte dei Conti, l’operazione è stata portata a termine senza una procedura di gara a doppio oggetto, limitando così la trasparenza e la concorrenza; inoltre con la nuova società verrebbe modificata in modo sostanziale la governance, che da un controllo pubblico passerebbe alla direzione del soggetto privato Hera spa. Dopo la comunicazione dei giudici contabili, i sindaci dei comuni soci di Aimag hanno convocato una riunione per approfondire la questione e valutare le prossime azioni da intraprendere.