Per il militare le accuse sono di false dichiarazioni ed atti osceni con l’aggravante dell’abuso di potere. Fu scoperto appartato ai laghetti di Campogalliano da agenti della polizia locale durante un controllo e disse di essere in borghese per delle indagini.
CAMPOGALLIANO (Modena) – Il 30 agosto del 2021 aveva incontrato una pattuglia della polizia locale nei pressi della cava di via Albone ai laghetti di Campogalliano, luogo noto per scambi di coppia. La pattuglia della locale era li per controlli di routine, lui, un Carabiniere fuori servizio, si è avvicinato alla loro auto proponendogli un incontro intimo. I due agenti della locale, in borghese, prima hanno provato ad accampare una scusa, ma lui si è avvicinato ancora una volta mostrando i genitali. A quel punto gli hanno chiesto i documenti per identificarlo, e lui ha riferito di essere li anche lui in borghese per un’indagine su un giro di prostituzione. Il militare si sarebbe scusato e gli avrebbe mostrato anche alcuni siti per incontri sessuali che raffiguravano la donna che stava seguendo, protagonista appunto di questo giro di prostituzione. Per questo gli agenti hanno deciso di dargli credito e si sono allontanati, riferendo quanto accaduto ai superiori.
Dopo le indagini del caso è emerso che non era stato predisposto alcun controllo in materia dal Reparto Investigativo, che l’uomo non era nuovo a frequentare quei luoghi. Il carabiniere è stato dapprima congedato, poi è stato rinviato a giudizio con l’accusa di atti osceni aggravati dall’abuso di potere e false dichiarazioni di identità. In tribunale a Modena dove continua il processo sono stati ascoltati alcuni teste che hanno ricostruito passo per passo quanto accaduto. Prossima udienza il primo aprile.