Posavano ostacoli ingombranti sulle rotaie e si “divertivano” ad osservare il treno che al passaggio li frantumava. Denunciati dalla Procura dei minorenni di Bologna un gruppo di adolescenti . Un decina gli episodi sulla tratta Bologna – Milano a Castelfranco Emilia
CASTELFRANCO EMILIA (Modena) – Ostacoli ingombranti sulle rotaie che avrebbero potuto causare disastri ferroviari. Un passatempo estremamente pericoloso quello di un gruppo di ragazzini, denunciati dalla Procura presso il Tribunale dei Minorenni di Bologna a seguito di indagini della Polizia Ferroviaria, Carabinieri e Polizia Locale. Da quanto emerso il gruppetto si ritrovava soprattutto nei pomeriggi dei fine settimana presso un cavalcavia a Castelfranco Emilia per poi passare all’azione; si divertivano a posare grossi oggetti sui binari; bicilette, carriole, pali di legno e addirittura un divano, poi attendevano l’arrivo del treno. Al passaggio del convoglio gli ostacoli venivano travolti e frantumanti danneggiando gli stessi vagoni, bloccando la circolazione della tratta Bologna – Milano ma soprattutto rischiando di causare gravi disastri ferroviari. Gli inquirenti hanno ricostruito almeno una decina di episodi avvenuti negli ultimi mesi segnalati dai macchinisti dei treni in transito . L’attenzione degli agenti si è concentrata su alcuni giovani e su una zona vicina a casolari abbandonati dai quali presumibilmente venivano prelevati gli oggetti poi posati sulle rotaie. I minori, dopo perquisizioni che hanno confermato i sospetti degli inquirenti, sono stati denunciati. Devono rispondere di reati gravi: attentato alla sicurezza dei trasporti ed interruzione di pubblico servizio oltre alla violazione di alcune norme del regolamento della Polizia Ferroviaria. “E’ importante stigmatizzare ogni tipo di comportamento simile per le conseguenze tragiche che possono derivare sia ai treni e ai passeggeri coinvolti, sia agli stessi responsabili che hanno rischiato di essere investiti – sottolinea la Questura di Modena – senza tralasciare i danni causati alla circolazione che in un caso particolare, sono stati stimati dall’azienda, superiori a 400mila euro