I messaggi d’affetto alla famiglia del campione. E dagli archivi di TRC la frase in dialetto pronunciata ricevendo la cittadinanza onoraria
MODENA – “A sun cunteint d’eser chè a Modna”: con queste parole Michael Schumacher spiazzò tutti il 7 febbraio del 2001, in Municipio, ricevendo dal sindaco Giuliano Barbolini la cittadinanza onoraria. Proprio lui, che negli undici anni da pilota Ferrari non si era mai sentito sicuro del suo italiano. Schumacher compie 56 anni, lontano dai riflettori ormai da undici, dopo il terribile incidente sugli sci. E viene celebrato, e ricordato, per le emozioni vibranti che ha saputo regalare nella sua intera carriera, e in particolare negli undici anni da pilota del Cavallino Rampante con i cinque titoli mondiali conquistati tra il 2000 e il 2004, uno dei record detenuti dal campione tedesco assieme a quello dei sette titoli totali in coabitazione con l’ultimo arrivato a Maranello: Lewis Hamilton. Quello che si apre col cinquantaseiesimo compleanno di Schumi è, infatti, un anno potenzialmente storico per il motor sport: il patto sancito tra il pilota britannico e la Ferrari è una suggestione fortissima, Hamilton potrebbe – in caso di conquista del Mondiale piloti – strappargli ben due primati: quello dei Mondiali totali appunto, che per Lewis salirebbero a otto, e anche quello dei titoli conquistati con scuderie diverse, che vedrebbero Hamilton salire a tre dopo quello vinto in McLaren e i sei con la Mercedes. Nel frattempo un altro gigante del motor sport, Max Verstappen, metterà un record di Schumacher nel mirino: quello dei mondiali consecutivi vinti, che vede Hamilton a quota quattro e Michael, con la Ferrari, a cinque; Max tenterà di eguagliarlo, con la Red Bull come invece non riuscì a Sebastian Vettel per un soffio. Tuttavia record e fasti in Formula 1 sono ormai lontani dai cuori della famiglia, con anche il figlio Mick scivolato fuori dal “Circus”; l’altra figlia del campione tedesco, Gina Maria, gli darà un nipote tra pochi mesi: la moglie Corinna e gli affetti più cari sono sempre stretti nel silenzio, le speranze di una ripresa fisica del loro amato quasi nulle. Infuriano, invece, le battaglie legali contro fughe di notizie e tentativi di estorsione da parte di malintenzionati che puntano al patrimonio di famiglia, l’ultimo un ricatto da 15 milioni di euro: chiose tristi a scandire periodicamente anni altrimenti tutti uguali, nei quali a non arrivare mai sono proprio le notizie che tutti vorrebbero sentire.