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Non ce l’ha fatta l’89enne travolto in Largo Garibaldi

Uccise la moglie malata terminale, il presidente Mattarella gli concede la grazia

L’omicidio si consumò a Vignola nell’aprile del 2021. Franco Cioni, condannato a 6 anni e 4 mesi di reclusione, può già lasciare il carcere

VIGNOLA (Modena) – La notte del 13 aprile 2021 le tolse la vita soffocandola con un cuscino, non riusciva più a sopportare la sofferenza della moglie Laura Amidei, 67 anni malata terminale.  A distanza di quasi cinque anni da quel dramma che si era consumato nell’abitazione dove la coppia viveva a Vignola il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha concesso la grazia a Franco Cioni, allora  73enne, condannato per l’omicidio a 6 anni e 4 mesi di reclusione. Cioni già da ora può dunque immediatamente lasciare il carcere dove è detenuto. Nel concedere la grazia che ha estinto l’intera pena detentiva ancora da espiare, pari e cinque anni e sei mesi di reclusione, il Capo dello Stato ha tenuto conto dei pareri favorevoli formulati dal Procuratore Generale  e dal Magistrato di Sorveglianza delle condizioni di salute di Cioni ma anche del perdono da parte della sorella della vittima e delle condizioni in cui maturò l’omicidio. Subito dopo il gesto Cioni, difeso dall’avvocato Simone Bonfante, si consegnò ai carabinieri, venne arrestato e confinato ai domiciliari. Nel corso del processo spiegò di avere ucciso la moglie per porre fine alle sue sofferenze, interpretando una volontà della donna con la quale aveva condiviso oltre cinquant’anni di vita. Oggi la grazia concessa dal Capo dello Stato.

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