A distanza di pochi mesi, gli operatori della sanità privata e delle RSA tornano a manifestare con uno sciopero nazionale. I sindacati si sono riuniti in regione per protestare contro il mancato rinnovo contrattuale.
BOLOGNA – Gli operatori della sanità privata e delle RSA tornano in sciopero nazionale. Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl si sono riuniti davanti gli uffici della regione per protestare contro i continui rinvii, di 6 e 13 anni, nel rinnovo dei contratti. “Le associazioni dei datori di lavoro che fanno capo ad Aiop e Aris, non hanno fatto alcuni passi avanti e continuano a subordinare l’apertura delle trattative per il rinnovo contrattuale alla garanzia di una copertura integrale dei costi da parte di ministero e regioni” queste le parole de segretari emiliano-romagnoli dei sindacati. Si denuncia un mancato riconoscimento delle professionalità dei lavoratori e delle lavoratrici che ogni giorno si occupano di soddisfare i bisogni di salute delle persone e della qualità dei servizi. Quello che sottolineano i manifestanti è che il lavoro svolto nelle strutture sanitarie private accreditate è in tutti gli effetti un servizio che integra il pubblico, è necessario quindi che chi riceve fondi statali debba garantire salari dignitosi, il rispetto dei diritti e dotazioni organiche adeguate, proprio come succede nella sanità pubblica.
