Il presidente di Ucima Riccardo Cavanna chiede un piano europeo 4.0 per rinnovare i macchinari e rendere le imprese più efficienti e competitive
BOLOGNA – L’accordo sui dazi tra Stati Uniti ed unione Europea preoccupa le imprese dell’Emilia-Romagna. Per l’istituto Svimez nella nostra regione sono a rischio 16mila posti di lavoro, l’industria delle macchine da imballaggio stima un calo di fatturato del 5%. L’accordo tra Stati Uniti e Unione Europea sui dazi generalizzati al 15% lascia ancora molti dubbi. Casa Bianca e Bruxelles presentano versioni o interpretazioni dell’intesa differenti, per la Commissione Europea l’accordo è politico e giuridicamente non vincolante; certamente però non soddisfa le imprese, dato che tutte si aspettano una riduzione dei commerci. L’istituto Svimez stima per l’Emilia-Romagna una perdita di Pil dello 0,5% che mette a rischio 16mila posti di lavoro. Tra i settori più colpiti quello dei macchinari da imballaggi, che stima una perdita del 5% pari a 340 milioni di euro. L’Italia registra ulteriori segnali di preoccupazione, nel secondo trimestre dell’anno Istat ha stimato una frenata dello 0,1% del Prodotto interno lordo. Per reagire, Ucima e le imprese industriali propongono all’Europa un piano di competitività per rinnovare i macchinari e renderli più efficienti. L’accordo con gli Usa presenta versioni discordanti anche nel settore agroalimentare, e anche qui ad esprimere preoccupazioni è il consorzio di tutela dell’aceto balsamico di Modena che, oltre al tema “prezzi”, teme anche quello delle imitazioni.